Uno dei dolci italiani più amati in Abruzzo è la neola… o era la ferratella?
Conosciuto con molti nomi, tra cui ferratella, questo dolce è tipico dell’Abruzzo, ma anche delle regioni vicine come il Molise.
Tramandata di generazione in generazione, la ricetta ha origini antichissime, probabilmente risalenti a prima del 1700.
All’epoca, le famiglie aristocratiche non avevano solo un nome importante e potere politico o economico: avevano anche uno stemma. Questo simbolo era impresso su tutti i loro beni, compreso “lu ferre”, la piastra in ferro o ghisa utilizzata per cuocere le ferratelle, come viene chiamata in dialetto abruzzese.
Il nome ferratella deriva da ferro, cioè la piastra stessa. Anche le spose che non appartenevano a famiglie nobili ricevevano spesso in dono la piastra personalizzata con le proprie iniziali, come regalo di nozze.
Ci sono molti nomi per questo dolce, a volte salato: neola, ferratella, nevola, pizzella o cattaretta, ma alla fine si tratta sempre della stessa cosa. Gli ingredienti restano invariati, è la proporzione che cambia. Ed è proprio questa differenza a creare consistenze diverse: alcune sono soffici, spesse e umide all’interno, come un waffle Altre sono sottili e croccanti ai bordi, più simili a una cialda.
Present’Osa nasce da questa tradizione.
Unisce entrambi gli stili di ferratella: bordi sottili e croccanti, ma con un cuore morbido, dove la pastella prende forma all’interno del disegno inciso nella piastra. Ingredienti 100% naturali e completamente vegano.
La nostra ricetta è rivisitata, senza ingredienti di origine animale, e con un decoro ispirato al gioiello Presentosa, ma rimane fedele all’anima della ferratella.
Ciò che oggi è normale, un tempo era visto come diverso. Quello che conta è un tocco di audacia.
Present’Osa è il gioiello che ha osato cambiare.
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